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FotoWireless - I negativi e i file digitali, il tabu dei fotografi

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I negativi e i file digitali: il tabu dei fotografi


Guida tra il diritto d'autore e il buon senso del fotografo



di Valerio Simeone
www.fotowireless.it


FotoWireless, fotoritocco fotografia di matrimonio e postproduzione



«Mai chiedere i negativi ad un fotografo». E perché mai non dovremmo/dovreste farlo?



Era un vecchio detto, ai tempi della pellicola... come fosse un insulto. Guai a chiedere un negativo. E se semmai avessi avuto il coraggio di farlo -e l'ho visto con i miei occhi da bambino- il fotografo era in grado di tirarti fuori il negativo e di bruciartelo con l'accendino davanti.


Non mi sono mai spiegato il motivo di tale gesto, ma ripensandoci è solo per paura e per grande ignoranza.


Gli originali si possono chiedere e come, altro che.


Occorre sapere però due cose importanti, così si capisce bene cosa si cela dietro.



La prima giuridica: in una lontana sentenza di cassazione, vecchia ormai di mezzo secolo, il giudice ha stabilito che se il soggetto ritratto è il committente del servizio, i diritti d'autore rimangono al fotografo. Curioso visto che si tratta di un'applicazione particolare di un'altra legge, dove invece il proprietario dei diritti è colui che lo commissiona, ad esempio per la sua azienda. Strani cavilli della burocrazia italiana. Ne siamo abituati.

La cosa è buffa, pur volendo non se ne trova il motivo, ma a quanto pare per la giurisprudenza tutto cambia quando il soggetto e il cliente diventano gli stessi: i diritti passano al fotografo che, in sostanza, può farne ciò che vuole salvo diversi accordi.

Il secondo aspetto, invece, è di natura prettamente pratica e tecnica. Come spiegato in un precedente articolo, una buona foto, estrapolata da un buon servizio, deve aver passato una postproduzione fotografica. Andare a vedere il "grezzo", così si chiama in gergo la mole di file originali, provoca quindi una temporanea perdita di knowhow da parte dell'artista, e questo indispettisce i fotografi. Oppure rende trasparenti eventuali difetti o limiti dell'attrezzatura fotografica utilizzata. E questo li indispettisce ancora di più...


Quindi che si fa? Domandare è lecito, rispondere è cortesia.



E il consiglio è di farlo sempre prima in quanto spesso i fotografi tengono a non dirlo né scriverlo, lasciando magari brutte sorprese quando il lavoro viene consegnato e qualcosa non quadra. La risposta più accreditata a questo punto è "ma non me lo avevi chiesto, ho cancellato tutto"... anche se è passata una settimana dal matrimonio.


E ora parliamo del perché chiederli, negativi o file che siano.



Usualmente non ce n'è bisogno, soprattutto se un lavoro è stato eseguito a regola d'arte e correttamente. Ciò che può accadere, invece, è che un cliente voglia avere più scatti, o magari cerchi di recuperare delle foto o dei momenti particolari che spesso nei servizi reportage non vengono ripresi o scartati.


Se avete questo tipo di richiesta sappiate che è assolutamente lecito ed è un vostro diritto chiederli.


Mediamente c'è un piccolo costo in più da pagare che può essere intorno ai 200-300 euro. (FotoWireless)








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